La Puglia, tra lame e Masserie

Pubblicato il

A spasso intorno alla città di Fasano, tra colline coperte di ulivi millenari, il fascino delle civiltà rupestri e le tipiche fattorie fortificate

 

L'aria è asciutta e frizzante, mossa da una brezza che profuma di mare; i colori sono brillanti, dall'azzurro del cielo al turchese del mare, all'ocra della terra al verde argentato degli ulivi: siamo a Fasano, in Puglia, nella zona che dalle Murge arriva all'Adriatico. Una regione di colline che scendono fino alla piana costiera, immersa in un panorama bellissimo e nella quale si respira un fascino particolare: qui il mare è splendido, tra scogli piatti e piccole spiagge,  la storia e la tradizione sono vive e palpabili, testimoniate dalle masserie disseminate un po' ovunque, dalle zone archeologiche, dalle cosiddette "lame",  ovvero gli avvallamenti nel terreno generati da antichi fiumi e un tempo abitati da importanti nuclei di popolazione. Il paesaggio è segnato da piante monumentali, come le centinaia di ulivi millenari, mentre il carattere cordiale delle persone si mostra in mille tradizioni che affiorano nei momenti di festa e nella gioia di mettersi a tavola, tra sapori generosi e una gastronomia sopraffina. 

Al centro di questa zona, a metà strada circa tra Bari e Brindisi, tra le colline e il mare, sorge la città di Fasano, un grazioso centro di origine medievale che  conserva nel suo centro storico tutto il fascino degli antichi borghi pugliesi, con le case bianche, le strade lastricate di pietra lucida, archi, viuzze e piazzette. Dopo varie dominazioni e scorrerie, nel XIV secolo Fasano è diventata Feudo dei Cavalieri di Malta, ma il momento di gloria della città scocca nel 1678, quando dopo un'eroica resistenza, i fasanesi riescono a respingere i Saraceni. L'evento viene commemorato tutti gli anni nel mesi di giugno, con la grande festa della Scamiciata, tra cortei storici, luminarie, balli e canti in piazza, in cui la gioia e l'intensa partecipazione dei fasanesi mostra quanto sia vivo il senso di appartenenza e l'identità storica dell'intera cittadinanza. Oltre a passeggiare per le graziose strade del centro, merita una visita il Museo della Casa alla Fasanese (situata in Piazza Mercato Vecchio), in cui sono ricostruiti fedelmente, in uno degli edifici più antichi della cittadina, edificato in tufo, alcuni ambienti tipici e originali delle abitazioni locali del XVI secolo. Da vedere anche la bella chiesa di San Giovanni. 
 

Le colline fasanesi sono disseminate di masserie, antiche fattorie dalla classica struttura fortificata che le aiutava a resistere alle incursione dei predoni e in particolare dei Turchi. Gran parte di questi antichi e austeri edifici è stata restaurata e riconvertita all'ospitalità turistica. Qui si può soggiornare anche in modo molto lussuoso.

Altre masserie hanno scelto di conservare il loro carattere agricolo, e si dedicano interamente ai buoni sapori: ad  luoghi ideali in cui degustare l'olio locale, prodotto dagli antichi ulivi, belli e imponenti come sculture vegetali, formaggi deliziosi e i caratteristici pomodori della regina, piccoli e golosi. 
 
Non tutti i nuclei di popolazione però avevano il coraggio e la forza di resistere ai potenziali attacchi e alle scorrerie di predoni e pirati: prima della civiltà delle masserie, tipica del Seicento, intorno all'anno Mille gli abitanti della zona preferivano difendersi occultandosi il più possibile alla vista. La particolare conformazione del territorio offriva loro il rifugio delle "lame", avvallamenti naturali del terreno scavati da antichi fiumi estinti, che garantivano allo stesso tempo una mimetizzazione efficace e insieme un riparo da venti e tempeste. Gli antichi abitanti delle lame hanno ricavato interi villaggi scavando nelle rocce di tufo che caratterizzano il suolo di questa zona ripari confortevoli e sicuri, molti dei quali sono visitabili e utilizzati per ospitare particolari manifestazioni: ad esempio il Villaggio Rupestre di Lama del Trappeto, che ospita uno splendido frantoio ipogeo, si anima a Natale con un suggestivo Presepe Vivente a cui partecipa oltre un centinaio di personaggi. 
Un'altra testimonianza suggestiva di questa civiltà, evoluta e nobile, si trova a Lama d'Antico: qui, scavata nel fianco di una collina, si può ammirare una incantevole chiesa rupestre, una tra le più grandi e antiche di Puglia. Risale al 1100 circa ed è una vera cattedrale nella roccia, con affreschi ancora godibili, colonne ed elementi architettonici tipici delle chiese sia orientali che latine. La chiesa costituiva il centro del villaggio, del quale è conservato un articolato complesso di grotte, alcune delle quali accessibili alla visita.  
 
Risalendo ancora più a ritroso nel tempo, da non perdere è il parco archeologico di Egnazia, un centro di epoca messapica  (V-VI sec. a.C), e romana, in cui si trovano importanti resti. Una parte dell'area archeologica è ora sommersa dal mare, meta interessante per gli appassionati di immersioni subacquee, mentre il museo ospita alcuni pezzi di grande pregio. A poca distanza si trova anche un esempio di menhir.

E, per concludere, si può fare un salto alle Terme di Torre Canne, specializzate nei trattamenti curativi, per godere i benefici dei fanghi e delle locali acque salso-bromo-iodiche.  

 

Fonte: Raffaella Martinotti

Tgcom 24

IT