Torre Guaceto paradiso per tartarughe

Pubblicato il

L'oasi di Torre Guaceto è Riserva Marina statale inglobando 600 ettari di mare perspiciente la costa. Questo vuol dire che è severamente proibita qualsiasi forma di pesca e così al largo possono passare indisturbati delfini e qualche balena. Ma soprattutto tartarughe caretta caretta e qualche liuto, hanno nelle acque dell'oasi e sulle spiagge posti sicuri per la sosta e la nidificazione. L'oasi conta tanto da un punto di vista ambientale da essere dichiarata nella convenzione di Ramstar Zona Umida di importanza internazionale. In tutto il complesso, compresi i cinque isolotti nello specchio d'acqua antistante Torre Guaceto, sono state trovate tracce di presenze preistoriche e del tardo Medioevo.
La Torre che domina l'oasi era usata sin dal 1547 (e negli anni successivi per avvistamenti di navi nemiche) anche per le dune, alcune di queste, le più alte, sono fossili di un milione di anni.
La vegetazione mediterranea ricca di mirto, lentisco, acacia saligna che è una mimosa di mare, ginestre, lecci e tante graminacee che avrebbero potuto essere ben più folti se alcuni incendi (dolosi) non avessero falcidiato negli scorsi anni quei molti esemplari di flora. Nella fauna sono presenti tassi, donnole, volpi, roditori, bisce d'acqua, ramarri, lucertole. L'oasi è il paradiso dei sea-watchings: bastano pinne, maschera e boccaglio per ammirare le meraviglie di un mare oasi. L'oasi si raggiunge percorrendo la s.s 379 Bari-Brindisi al Km 35 uscita per Serranova e seguire le indicazioni per
Punta Penna Grossa.

Fonte: Gazzetta economia del 22/9/2012

IT