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Bisceglie (BT), le celebrazioni del Venerdì Santo

Bisceglie, le celebrazioni del Venerdì Santo

Detta “città dei Dolmen e dei Normanni” per via della lunga dominazione normanna, sveva e angioina, di cui l’architettura del centro storico riporta numerose testimonianze, Bisceglie è situata a circa 32 km da Bari ed è caratterizzata da lame, letti di antichi fiumi e ben 8 km di costa e meravigliose spiagge, per le quali la città è stata insignita del riconoscimento della Bandiera Blu. L’emblema cittadino, caratterizzato da una quercia di colore oro, risale ai tempi in cui il territorio di Bisceglie era ricco di questa specie d’albero e senza dubbio fa riferimento ai riti pagani tipici delle popolazioni norrene che veneravano gli alberi considerandoli elementi sacri. Nella città di Bisceglie, così come in gran parte dei paesi della Puglia, è molto sentito il periodo della settimana santa. Tra le celebrazioni religiose di maggior interesse è da segnalare la processione del venerdì santo.

Alle ore 9.30 in piazza Vittorio Emanuele avviene uno dei momenti più attesi dai fedeli della città, ossia l’ultimo incontro tra Maria Addolorata e il Cristo prima della crocifissione. Le due statue partite entrambe in processione da due diverse chiese, si incontrano e si baciano per un ultimo straziante addio. Contemporaneamente le otto statue dei misteri appartenenti alle parrocchie della città, sfilano in processione rappresentando in ordine cronologico i diversi momenti della Passione. Rappresentano nell’ordine: Gesù nell'orto, Gesù alla colonna della flagellazione, Ecce Homo, la Veronica, San Pietro con il gallo, il Calvario, la deposizione, Gesù nella culla ormai morto. La processione procede silenziosamente tra le strade della città seguita dai fedeli che recando ceri tra le mani e recitano preghiere.

Info turistiche: Bisceglie è stato rinvenuto il cosiddetto Dolmen della chianca, uno dei monumenti preistorici più conosciuti e meglio conservati d’Italia. Si tratta di una tomba dolmenica risalente all’età del bronzo, costituita da lastre in pietra calcarea locale (chianca, da cui prende il nome). Nella cella principale sono state rinvenute diverse stoviglie e ossa di animali, presumibilmente residui di antichi banchetti funebri e riti sacrificali.  

Fonte fotografica:

- lamiasettimanasanta4a27.blogspot.com

 

 

 

 

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