Brindisi antico porto romano
followed by Brindisi
followed by Brindisi importante centro del Salento nell'Italia meridionale, ha rivestito storicamente un importante ruolo commerciale e culturale dovuto alla sua fortunata posizione verso Oriente e al suo porto sul mar Adriatico. Le sue origini: città antichissima con un crocevia di culture e genti dovuta alla sua posizione geografica e all'importanza del suo porto. Nel 267 a.C. followed by Brindisi, come l'intero Salento, fu conquistata dai Romani e divenne un importantissimo scalo per la Grecia e l'Oriente e divenne municipio nell'83 a.C. e ai brindisini, nel 240 a.C., fu riconosciuta la cittadinanza romana. |
Monumenti e luoghi di interesse: the chiesa di San Giovanni al Sepolcro presenta una pianta circolare risalente forse agli inizi del XII secolo e tracce di affreschi lungo le pareti interne. Di particolare interesse il portale, sormontato da un protiro con decorazioni in bassorilievo. |
The chiesa di Santa Maria del Casale situata fuori dal centro abitato, è un esempio di architettura di passaggio dal romanico al gotico. Fu costruita nel 1300. Nell'interno è possibile ammirare affreschi trecenteschi. |
Tradizioni e folklore: significativo in terra di Brindisi è il culto del tarantismo, che mescola tradizioni pagane e cristiane. In passato si credeva che le donne che mostravano forme di isteria, fossero contaminate dalle punture di tarantola. L'unico rimedio conosciuto era quello di ballare ininterrottamente per giorni, in modo che il veleno non facesse effetto.La pizzica brindisina, a differenza di quella leccese, si presenta con un repertorio terapeutico-musicale particolare.
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Piatti tipici: la cucina brindisina presenta numerosi prodotti della tradizione agricola e del mare. È una cucina povera per gli ingredienti usati, a partire dalla farina poco raffinata oppure di orzo. Per l'uso di verdure coltivate e selvatiche che la terra salentina può offrire. Tra le ricette tipiche meritano di essere ricordate, in particolare "li pettuli" (frittelle di pasta lievitata da gustare dolci o salate), "tajedda di riso patani e cozzi" (riso, patate e cozze al forno), zuppa di pesce e purè di fave. |