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Grazie alla  posizione centrale dell'Agriturismo La Masseria potreste dirigervi, in un raggio dai 10 ai 50 km di distanza, alla volta di Gioia del Colle, dei trulli di Alberobello, delle grotte di Castellana Grotte, di Locorotondo, di Cisternino e dei Sassi di Matera, dello splendido mare della costa monopolitana e tarantina.

Gioia del Colle, centro agricolo industriale, sorge a 360 metri sul livello del mare al centro del comprensorio delle Murge.  Il suo nome deriva da Joha, dal cognome Joannakis, famiglia bizantina presente in questi luoghi in età medioevale. Il territorio circostante fu caratterizzato da insediamenti risalenti all’età neolitica. Solo nel 1071, tuttavia, abbiamo le prime testimonianze scritte di un’antica fortificazione bizantina intorno alla quale si è sviluppata Joha. Il centro urbano fece parte di un feudo normanno e, in seguito, del demanio svevo. Gioia appartenne, inoltre, al principato di Taranto ed in seguito alla casata degli Acquaviva d’Aragona di Conversano e dei De Mari di Acquaviva delle Fonti.Molto interessante risultano la chiesa di San Rocco, in cui è conservata una statua del Santo realizzata da Stefano di Putignano, e la chiesa madre. In Vico Fontana si consiglia la visita della casa torre quattrocentesca. Proseguendo non si può non ammirare l’ex convento di S. Francesco. Da visitare c'è anche il castello normanno - svevo, eretto da Riccardo Siniscalco, ma portato ai massimi fasti dal noto imperatore Federico II di Svevia. Nel castello, oggi, è possibile visitare l'interessante Museo Archeologico Nazionale.

A pochi chilometri dalla città si trova il parco archeologico di Monte Sannace, in cui probabilmente si trovava l’antico centro di Turum, citato da Plinio. La città è rinomata per i latticini prodotti dalla fiorente industria casearia, e per il vino Primitivo di Gioia del Colle. A questo proposito si segnala la manifestazione Wine Fest, in cui è possibile degustare ottimo vino primitivo accompagnato da prodotti tipici locali, musica e mostre e che si svolge tra i vicoli del centro storico solitamente l’ultima settimana del mese di ottobre.

Gli Scavi Monte Sannace: a  5 Km, da Gioia, in una località situata tra  la strada provinciale per Turi e quella per Putignano, su un'altura che s'innalza fino a 382 metri sul l.d.m. e che prende il nome di Monte Sannace, in epoca antica fu costruita una città, tra le più importanti della Peucezia, a metà strada lungo l' itinerario che da Bari conduceva a Taranto, città dal nome ancora oggi sconosciuto.

 I primi ritrovamenti, avvenuti in forma casuale, risalgono alla seconda metà dell' 800, mentre la prima campagna di scavi effettuata in forma regolare risale al 1929. Voluta dall'Ente Provinciale per la tutela dei monumenti in terra di Puglia, ha portato alla luce una parte della cinta muraria difensiva della città, insieme ad alcune costruzioni e sepolture. Altre campagne di scavi in epoche successive hanno portato alla luce, oltre ad insediamenti nella parte bassa della città e a nuove cinte murarie, anche la presenza di insediamenti e tombe sull'acropoli. Parco Archeologico Monte SannaceSull'acropoli vengono ritrovate oltre a grandi tombe nobiliari, con affreschi policromi, anche edifici aristocratici e di uso pubblico ed edifici popolari e di culto. Il materiale rinvenuto attraverso le campagne di scavo regolari è  solo in parte conservato ed esposto nel Museo Archeologico Nazionale sito al piano terra del Castello Normanno Svevo di Gioia. In prossimità dell'ingresso agli scavi, sulla strada provinciale Gioia – Turi, si trova la Masseria Montanaro, che la Soprintendenza Archeologica della Puglia ha provveduto a restaurare, grazie a finanziamenti statali, per adibirla  come centro di accoglienza dei visitatori e come punto di orientamento per la visita del sito.

Castellana sorge nell’entroterra della provincia barese, a 290 metri sul livello dal mare, sul margine di una conca carsica chiusa. Caratterizzata da un tipo di economia  a carattere agricolo e industriale, deve la sua vocazione turistica alle grotte, complesso speleologico di fama internazionale a pochi passi dal centro abitato. La trasformazione agraria avviata nel XVII secolo contribuì alla nascita di un ceto contadino e pose le basi per uno sviluppo economico fondato sullo sfruttamento della terra, con la coltivazione di vigne ed ulivi. Durante il secolo scorso, un ruolo importante nella vita economica e culturale di Castellana è stato rivestito dalla famiglia De Bellis, proprietaria di un’industria tessile e di una vinicola.

All’ingresso della città si trovano le grotte di Castellana, complesso speleologico scoperto ed esplorato per la prima volta nel 1938 da Franco Anelli. Le grotte sono un insieme di cavità e cunicoli che si diramano nel sottosuolo per oltre 2 Km, offrendo ai visitatori scenari unici. Nuovi percorsi, scoperti nel 1982 sono oggi destinati alla sola ricerca scientifica.Di grande interesse è la chiesa del convento dei frati francescani, in cui è custodita l'immagine della Madonna della Vetrana, protettrice della città per aver salvato la popolazione dalla peste nel 1691. Questo avvenimento è celebrato l’11 gennaio con la festa dei Falò, durante la quale si svolge una processione in cui l'icona è portata dal Convento alla Chiesa Madre. In località Serritella, si trova la caratteristica chiesa della Madonna della Grotta, esempio di architettura rupestre del XVII secolo.

Alberobello: bella e ridente cittadina, è celebre per le sue caratteristiche abitazioni, chiamate trulli che, dal 1996, sono patrimonio dell'umanita dell'UNESCO. Il borgo antico di  è costituito interamente dai Trulli, caratteristici soprattutto per la forma conica del tetto, costruito esclusivamente con le pietre, le "chiancarelle". Alla punta del cono veniva posto un pinnacolo particolare che si riferiva alle attività agricole. 

Sui tetti venivano disegnati con la calce bianca simboli legati alla tradizione magica , pagana o cristiana: in generale erano dei simboli augurali. Oggi sono quasi esclusivamente utilizzati come locali per i negozi di articoli tipici, come orecchiette, taralli, liquori o prodotti lavorati a mano. Un esempio è la suggestiva via San Michele che dal centro porta al "rione Monti", la zona più alta della città dalla quale è possibile ammirare un suggestivo panorama dei trulli sottostanti. Alberobello è meta di turismo religioso grazie alla  Basilica dei Santi Medici.

Il centro storico di Cisternino è esempio di "architettura spontanea", dove si trovano i palazzi storici, come quelli del Governatore, il palazzo vescovile e il palazzo Amati, la torre normanno-sveva, di epoca medievale, che consentiva l'ingresso nella città e la chiesa di San Nicola, del XIV secolo. A 3 Km dal centro cittadino sorge il santuario della

Madonna d'Ibernia, sorto sui resti di un precedente centro abitato di epoca paleocristiana. A Cisternino si svolgono parecchie sagre durante tutto l'anno, di cui le più importanti  durante i mesi estivi: ad agosto quella delle orecchiette e del coniglio, mentre a settembre quella dell'uva. Per gli amanti della natura è possibile passeggiare nel boschetto comunale.

Addentrandosi nell'interno della Puglia facciamo tappa a Locorotondo, città già dal suo toponimo rivela la sua caratteristica principale: la pianta circolare situata su una piccola collina che domina la campagna circostante, regno di ulivi secolari, coltivazioni cerealicole e soprattutto vigneti:  infatti proprio da quest'uva viene prodotto il Locorotondo DOC, pregiato vino bianco. Dal punto di vista artistico la città è inserita nel club dei "borghi più belli d'Italia" grazie alle caratteristiche abitazioni bianche, le "cummerse", i tipici tetti aguzzi e i balconcini in ferro battuto. Importante è la "Chiesa Madre", dedicata a San Giorgio, di gusto neocinquecentesco sormontata dalla grande cupola e il "vecchio palazzo comunale", sede della Biblioteca civica.

Polignano a mare, di notevole interesse naturalistico sono le sue grotte marine e storicamente importanti sono il centro storico e i resti della dominazione romana. Tra questi ultimi il ponte della Via Traiana, tuttora percorribile, che attraversa Lama Monachile , la profonda insenatura immediatamente a nord del centro storico. La chiesa Matrice intitolata a Santa Maria Assunta e affacciata sulla piccola piazza Vittorio Emanuele, cuore del centro storico, fu cattedrale fino al 1818, quando la piccola diocesi di Polignano fu aggregata a quella di Monopoli.

All'interno sono custodite alcune opere attribuite allo scultore Stefano da Putignano, attivo tra il XVI e il XVII secolo, e l'importante Polittico della Madonna con Bambino e Santi, del XV secolo su tavola dorata di Bartolomeo Vivarini restaurato nel 2007 a cura dell'ARPAI, oltre ad una moltitudine di altre piccole opere ed a preziosi paramenti sacri donati dall'ex Monastero di San Benedetto, oggi inesistente.

Monopoli, grande piazza bianca, dove tutte le case sono imbiancate a calce, come tutto il resto della città. Una città da vivere a 360 gradi, non ci si annoia mai, è un sogno che si avvera, il mare è splendido, da vedere anche in inverno... In autunno ci sono diverse manifestazioni religiose che fanno parte della vita quotidiana dei monopolitani... da vivere anche in inverno, è calda, accogliente e le sfumature del cielo sono come immagini oniriche che fanno da cornice allo splendore del mare. Monopoli si affaccia sul mare Adriatico ed è caratterizzata da un porto molto attivo fra quelli pugliesi. Il suo territorio si estende su una fascia costiera pianeggiante, denominata “marina”, che sale verso le colline della Murgia. La costa, particolarmente adatta alla balneazione, presenta sia zone frastagliate con numerose calette dall’acqua cristallina, sia zone di ampie spiagge dalla sabbia dorata, attrezzate e libere.

La vicina zona balneare di Capitolo è famosa per i suoi numerosi stabilimenti balneari e per la sua vita notturna. La costa di Monopoli è abbellita dal suo centro storico, un caratteristico borgo in cui sono ancora visibili i resti delle antiche mura di cinta. Nella campagna circostante, caratterizzata dalla macchia mediterranea e dalle coltivazioni di ulivi e mandorli, si incontrano numerose masserie, chiese rupestri, trulli e ville.  Le contrade della città, molte delle quali oramai incluse all'interno del centro abitato, sono caratterizzate dalla presenza di antiche masserie fortificate (centri di conduzione di attività agricole), chiese e insediamenti rupestri, trulli, ville patrizie neoclassiche e case coloniche.

Castellaneta Marina (TA) nasce all'inizio degli anni 60, concepita fin dall'inizio come un villaggio immerso nella splendida fascia costiera lunga 10 Km popolata da Pini d'Aleppo. Discoteche, centri commerciali, campi da golf, parchi divertimenti, maneggi, hotels, ristoranti, rendono Castellaneta Marina meta ideale per le vacanze estive. Il mare cristallino e la sabbia finissima contribuiscono alla sua unicità. La tipologia urbanistica è caratterizzata da ville circondate da ampi giardini, completamente immerse nel verde.

I Sassi di Matera sono un esempio, unico al mondo, di insediamento rupestre. Sono una città completamente ricavata nella roccia, un insieme di grotte sovrapposte l'una sull'altra. Rappresentano un'opera d'arte alla cui realizzazione hanno partecipato centinaia di migliaia di artisti accomunati da un unico obiettivo: sopravvivere con quello che la natura offriva loro. L'abitato rupestre è formato dai rioni Caveoso, Barisano e Civita.  Lungo i tanti vicoli è possibile soffermarsi per vedere quello che resta degli antichi forni, il sistema di canalizzazione e raccolta delle acque piovane. Tale sistema rappresenta un'importante esempio di come l'uomo è riuscito a vivere in luoghi carenti di acqua elaborando un sistema creativo ed efficiente. 

I Sassi vengono definiti la città più antica al mondo.  Per questo motivo visitare i Sassi e più in genere Matera significa ripercorrere, in modo suggestivo, il cammino che l'uomo ha fatto dagli albori della sua storia sino ad oggi.    Tutto nei Sassi sembra essere immobile, ancorato ad un passato che si esprime attraverso la roccia di cui i rioni sono composti. Qui Tutto è roccia. Cambiano le forme, ma la sostanza resta la stessa, presente e diffusa ovunque: roccia. In primavera ed in estate i Sassi  assumono un colore che si colloca a metà strada tra il mediterraneo e deserti sahariani. In autunno ed inverno, invece, un colore tendente al grigio bruno, e quasi si mimetizzano con i cieli ed il territorio circostante. Tutto è avvolto da un senso di ineluttabilità, di incomprensibile e romanticamente malinconico.