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Le dimore Ulivo e Ciliegio sono ubicate nella cittadina di Turi, nota sia per essere stata  luogo di detenzione di Antonio Gramsci e Sandro Pertini; sia per la coltivazione della ciliegia, il vero asse portante dell'economia paesana. Turi infatti è leader nella produzione della qualità Ciliegia Ferrovia, una varietà particolarmente apprezzata all'estero per il suo ottimo sapore e per le sue doti di "durezza" che la rendono esportabile anche a lunga distanza. Il secondo fine settimana di giugno si celebra "La Sagra della Ciliegia Ferrovia" una manifestazione volta a promuovere e a valorizzare "L'oro rosso di Turi", con stand, mostre e manifestazioni culturali nel borgo antico.

 

 

Tale quartiere, situato nella parte centrale del paese, corrisponde alla parte più alta del centro abitato. Le case piccole e raccolte, i muri bianchi di calce, le viuzze strette e lastricate, i caratteristici "sottani" e le edicole votive dedicate a vari santi, ma soprattutto a Sant'Oronzo o alla Madonna, la cappellina di San Rocco, più lontana dal Borgo Antico e la Chiesa Madre o Matrice, la più grande (a tre navate) risalente al XII secolo. Qui sorge anche il Palazzo Marchesale Moles-Venusio che presenta ampie finestre aperte su balconi di stile barocco corredati da ringhiere bombate in ferro battuto. Al cortile interno, di notevole decoro, si accede da un grande androne.

A pochi chilometri si può raggiungere Castellana, caratterizzata da un tipo di economia  a carattere agricolo e industriale, deve la sua vocazione turistica alle grotte, complesso speleologico di fama internazionale a pochi passi dal centro abitato. La trasformazione agraria avviata nel XVII secolo contribuì alla nascita di un ceto contadino e pose le basi per uno sviluppo economico fondato sullo sfruttamento della terra, con la coltivazione di vigne ed ulivi. Durante il secolo scorso, un ruolo importante nella vita economica e culturale di Castellana è stato rivestito dalla famiglia De Bellis, proprietaria di un’industria tessile e di una vinicola.

 

 

All’ingresso della città si trovano le grotte di Castellana, complesso speleologico scoperto ed esplorato per la prima volta nel 1938 da Franco Anelli. Le grotte sono un insieme di cavità e cunicoli che si diramano nel sottosuolo per oltre 2 Km, offrendo ai visitatori scenari unici. Nuovi percorsi, scoperti nel 1982 sono oggi destinati alla sola ricerca scientifica.Di grande interesse è la chiesa del convento dei frati francescani, in cui è custodita l'immagine della Madonna della Vetrana, protettrice della città per aver salvato la popolazione dalla peste nel 1691. Questo avvenimento è celebrato l’11 gennaio con la festa dei Falò, durante la quale si svolge una processione in cui l'icona è portata dal Convento alla Chiesa Madre. In località Serritella, si trova la caratteristica chiesa della Madonna della Grotta, esempio di architettura rupestre del XVII secolo.

 

 

Facile da raggiungere è anche Conversano che offre  l’opportunità  unica  di immergersi a pieno in uno scenario pienamente medievale. Le Mura Megalitiche, il Castello e le sue torri, la Basilica e le varie Chiese sono tutte mete dal fascino incantevole e unico. Assieme ad essi il Museo Civico Archeologico non deve mancare nella lista delle cose da vedere in quel di Conversano. Anche in questa meta dell’entroterra Pugliese (infatti la città nasce sui primi rilievi della Murgia) non mancano le opportunità serali tra locali, pub e centri di ritrovo.

Proseguendo si può visitare Alberobello, bella e ridente cittadina, è celebre per le sue caratteristiche abitazioni, chiamate trulli che, dal 1996, sono patrimonio dell'umanita dell'UNESCO. Il borgo antico di  è costituito interamente dai Trulli, caratteristici soprattutto per la forma conica del tetto, costruito esclusivamente con le pietre, le "chiancarelle". Alla punta del cono veniva posto un pinnacolo particolare che si riferiva alle attività agricole.Sui tetti venivano disegnati con la calce bianca simboli legati alla tradizione  magica, pagana o cristiana: in generale erano dei simboli augurali.

 

 

Oggi sono quasi esclusivamente utilizzati come locali per i negozi di articoli tipici, come orecchiette, taralli, liquori o prodotti lavorati a mano. Un esempio è la suggestiva via San Michele che dal centro porta al "rione Monti", la zona più alta della città dalla quale è possibile ammirare un suggestivo panorama dei trulli sottostanti. Alberobello è meta di turismo religioso grazie alla Basilica dei Santi Medici.

Di notevole interesse naturalistico è Polignano a mare con le sue grotte marine e storicamente importanti sono il centro storico e i resti della dominazione romana. Tra questi ultimi il ponte della Via Traiana, tuttora percorribile, che attraversa Lama Monachile , la profonda insenatura immediatamente a nord del centro storico.

 

 

La chiesa Matrice intitolata a Santa Maria Assunta e affacciata sulla piccola piazza Vittorio Emanuele, cuore del centro storico, fu cattedrale fino al 1818, quando la piccola diocesi di Polignano fu aggregata a quella di Monopoli. All'interno sono custodite alcune opere attribuite allo scultore Stefano da Putignano, attivo tra il XVI e il XVII secolo, e l'importante Polittico della Madonna con Bambino e Santi, del XV secolo su tavola dorata di Bartolomeo Vivarini restaurato nel 2007 a cura dell'ARPAI, oltre ad una moltitudine di altre piccole opere ed a preziosi paramenti sacri donati dall'ex Monastero di San Benedetto, oggi inesistente.

Ottimo crocevia è Villa Saracena, a pochi km puoi raggiungere le più belle mete del meraviglioso Salento: Otranto, difficile resistere al fascino della città più orientale d' Italia. La vista dei suoi bastioni, il calpestio sommesso dalle strade lastricate di pietra viva, l' incrocio con le palle di granito delle bombarde saracene, l' aria intatta di una storia eroica che supera le leggi del tempo, tutto riporta al incrocio di culture e arti che segnò allo stesso tempo la fortuna e il dramma di Otranto. Una vacanza a Otranto è allora una immersione nella storia del Mediterraneo: si può godere di baie esclusive e villaggi stupendi, si possono ammirare i giardini a terrazze, si può leggere l' origine del mito nel bellissimo mosaico della Cattedrale. Otranto, luogo simbolo del Mediterraneo, crocevia di culture, intreccio di civiltà, celebra il legame della Puglia con la civiltà mediterranea attraverso una rassegna di Arte, Cultura, Ambiente, Musica e Spettacoli denominata Alba dei Popoli (31 dicembre - 1° gennaio).

 

 

“Alba dei popoli” è un’iniziativa che prende spunto dalla forza simbolica esercitata dal “primo sorriso del sole” del nuovo anno in Italia. Una serie di manifestazioni concomitanti ispirate ai temi dell’ambiente vede la collaborazione di una serie di Enti e strutture da anni impegnate su questi temi. Otranto è stata la località vincitrice nel 2002, 2003 e 2004 delle 5 vele della Guida Blu di Legambiente e Touring Club per il mare più pulito d'Italia. Otranto è anche nei primi posti della lista dei 14 borghi più belli d'Italia stilata dall'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia. Da visitare sono la Cattedrale, autentico capolavoro di architettura elevata dal 1080 al 1088, arieggia la Chiesa paleo-cristiana bizantina di Ravenna, S. Apollinare in Classe; mentre la Cripta con le sue 42 colonne è una miniatura della "Basilica azzurra" di Costantinopoli. Col suo mosaico risalente agli anni 1163-1165, il castello al cui rafforzamento fece provvedere Federico II di Svevia, la Chiesa bizantina di San Pietro e nelle sue vicinanze i Laghi Alimini.

Santa Cesarea Terme è una delle principali località turistiche del Salento, si presenta con una conformazione territoriale decisamente particolare, in quanto se viene osservata dal mare da quasi l'impressione di sorgere sulle gradinate di un antico anfiteatro. Il centro storico si trova a circa 130 metri s.l.m., dalle alture di questa splendida cittadina si può osservare un paesaggio incantato con scogliere imponenti che sovrastano il limpido mare dal colore verde smeraldo. Le acque sulfuree di Santa Cesarea rappresentano uno dei più importanti patrimoni naturali nel campo dell'idrologia medica, in quanto prevedono particolari effetti curativi nelle patologie delle vie respiratorie (riniti, sinusiti, tonsilliti, faringiti e bronchiti croniche).

 

 

In questa meravigliosa località, per questo sorge una delle più apprezzate stazioni termali d'Italia che vanta numerose collaborazioni con le principali Università ed Istituti di Ricerca mondiali. Dal punto di vista strettamente turistico nel centro storico da non perdere la suggestiva Chiesa Madre del Sacro Cuore edificata nel XIV secolo e le splendide Ville Raffaella e Sticchi di stile moresco costruite nel '800 come residenze estive di nobili famiglie salentine. Molto interessante il Museo del Mare, che si trova nell'ex convento dei Frati Minori. Nelle vicinanze da vedere la superba Baia di Porto Miggiano e l'omonima Torre costiera del XVI secolo recentemente restaurata.

Santa Maria di Leuca è una rinomata località turistica, ed è  il centro abitato più a Sud dell'intera provincia. Dall'ottobre 2006 il territorio di Santa Maria di Leuca rientra nel Parco Costa Otranto - Santa Maria di Leuca. È una località famosa soprattutto per le ville ottocentesche, costruite secondo vari stili per la maggior parte dagli architetti Ruggeri e Rossi. A causa dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale alcune ville appaiono trasformate rispetto al passato.

 

 

Cosa visitare: Santa Maria di Leuca è un territorio ricco di grotte, tra cui si può ricordare: Grotta del Diavolo  situata su Punta Ristola. Fu scoperta nel 1871 in seguito a scavi effettuatu da Ulderico Botti che scoprì reperti di ossa,  armi e utensili, che fanno pensare ad una frequentazione della grotta sin dal Neolitico. Tali reperti sono oggi conservati nei musei di Lecce e Maglie. Il suo nome deriva da un’antica superstizione popolare, che attribuiva alla presenza di Diavoli i lugubri e poderosi rimbombi che si potevano udire nella grotta la quale è accessibile via terra attraverso un’apertura che si trova sul suo dorso. Santa Maria di Leuca è famosa per il suo santuario omonimo costruito tra il 1720 ed il 1755 da monsignor Giovanni Giannelli. L'interno del santuario è ad unica navata con sei altari laterali. Sull' altare maggiore è collocato il dipinto della Madonna con Bambino detto "Madonna de finibus terrae", di Jacopo Palma il Giovane.

Castro è situata  lungo la costa orientale della penisola salentina,l’abitato è di origine medievale e fu sede vescovile fino al 1818. Dall'ottobre 2006 parte del suo territorio rientra nel Parco Costa Otranto - Santa Maria di Leuca  istituito dalla regione Puglia.
Un po’ di storia: nel 123 a.C. divenne colonia romana con il nome di Castrum Minervae. Nel 1103 fu elevata a Contea con la famiglia degli Altavilla e nel 1270 passò sotto il principato di Taranto e l'abolizione della feudalità portò al declino di Castro.

 

 

La rinascita della cittadina e lo sviluppo della stessa in un attivo centro di pescatori, artigiani ed operatori turistici a partire dalla seconda metà del Novecento, determinò la restituzione dell'autonomia comunale nel 1975. Monumenti e luoghi di interesse: chiesa dell'Annunziata costruita nel 1171. I continui interventi e rifacimenti nel corso dei secoli hanno alterato la struttura originaria in stile romanico. È sede vescovile titolare dal 1969. La facciata principale si compone di un portale e di un rosone centrali. Lateralmente denota gli elementi tipici del romanico pugliese. Il castello fu costruito sui resti della rocca bizantina. Nel 1480 la città fu invasa dai Turchi ed il castello venne semidistrutto. Nel XVI secolo fu ristrutturato dai Gattinara, realizzando una nuova struttura difensiva a pianta quadrilatera, con quattro bastioni e un terrapieno. Il castello risulta composto da un ingresso protetto da un fossato e da ponte levatoio, ormai rimosso.

La città di Gallipoli si divide in due zone separate: il Borgo e il Centro Storico. Di fronte alla città, a circa un miglio dalla costa, si trova l'Isola di Sant'Andrea, un piccolo isolotto di notevole importanza naturalistica in quanto è l'unico sito di nidificazione del versante adriatico e ionico del Gabbiano Corso. La Città vecchia si trova su un piccolo isolotto collegato alla terra ferma da un ponte seicentesco, mentre il Borgo rappresenta la parte nuova della città, dove si concentrano tutte le attività commerciali.

 

 

Il centro storico della cittadina è un intricato labirinto fatto di stradine tortuose, corti, chiese e palazzi storici. Caratteristica degli edifici di Gallipoli è quella di essere realizzati in stile barocco, il "barocco leccese", tanto che la città è stata inserita nella Tentative Lists dell'Unesco, in attesa di un'eventuale riconoscimento come Patrimonio dell'Umanità.