Andria, il miracolo della Sacra Spina
La città di Andria, conosciuta come la città dei tre campanili (in riferimento ai campanili delle tre chiese principali della città: chiesa di S. Francesco, S. Domenico e la Cattedrale), è situata nel cuore della Murgia Barese, a soli 6 km dal mare e vanta una ricca storia di dominazioni e regni (normanno, angioino, aragonese e svevo). Nell’architettura del centro storico sono presenti numerose testimonianze di questi antichi domini, in particolare nella chiesa di S. Francesco, eccezionale esempio di architettura tardo barocca con elementi gotici. Qui ad Andria durante le celebrazioni della settimana Santa, si svolgono le tradizionali processioni della Pasqua, come la processione organizzata dalle confraternite del venerdì di passione e quella dei sacri misteri del venerdì santo. Ma il rito che senza dubbio suscita l’ammirazione dei fedeli e meraviglia anche i più scettici è quello legato alla processione della sacra spina che ha luogo durante il primo venerdì di quaresima.
La sacra spina non è altro che un frammento ligneo venerato come reliquia poiché ritenuto appartenente alla corona di spine indossata dal Cristo. La reliquia risale al lontano 1308, anno in cui Beatrice d’Angiò, figlia di Carlo II d’Angiò e sposa di Bertrando de Balzo duca di Andria, la donò alla cattedrale di Andria come segno di benevolenza. Da quel giorno in poi è noto che durante il periodo di Pasqua, per la precisione dal 25 marzo in poi, la sacra spina subisca curiosi fenomeni: arrossamenti delle gocce di sangue presenti sul legno, rigonfiamento delle macchie grigiastre, nonché la spettacolare fioritura avvenuta nel 1852.
Custodita nel prezioso reliquiario in argento, la sacra spina, stretta tra le mani del vescovo, viene portata in processione durante il primo venerdì di quaresima e richiama la partecipazione di numerosissimi fedeli.
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