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Ai tempi dei romani si chiamava Portus Sasinae (periodo nel quale sono state ritrovate sette colonne monolitiche di marmo cipollino immerse nel mare), sin dall'antichità è stato un importante scalo portuale per il commercio dei prodotti agricoli delle ricche zone interne.
Durante il periodo fascista, il centro si sviluppò non solo come porto peschereccio ma anche come località turistico-balneare.
Dal punto di vista storico-artistico la città offre:
-Chiesa della Madonna del Perpetuo Soccorso:
La Chiesa della Madonna del Perpetuo Soccorso venne costruita nel 1880 su richiesta del vescovo di Nardò Michele Mautone. E' posizionata accanto alla piccola cappella del 1639, dedicata a Santa Cesarea Vergine.
-Torri costiere: Lungo la costa sono posizionate quattro torri d'avvistamento costruite nel XVI secolo con l'obiettivo di proteggere la penisola salentina dalle invasioni nemiche: Torre Cesarea, Torre Lapillo, Torre Chianca e Torre Castiglione; di quest'ultima restano pochi frammenti in quanto fu abbattuta durante la Seconda guerra mondiale.
-Scalo di Furno: scalo di Furno è una località a nord di Porto Cesareo nella quale è stato ritrovato un villaggio risalente all'Età del Bronzo.
-Colonne Romane di Torre Chianca: si tratta di colonne monolitiche di 9 metri di lunghezza e del diametro variabile fra i 70 e i 100 centimetri. Le colonne risalgono al II secolo d.C. e sono di epoca romana; la loro presenza nel mare fanno ipotizzare a un naufragio di una nave.
-Museo di Biologia Marina di Porto Cesareo:
Il Museo di Biologia Marina "Pietro Parenzan", non è mai stato una semplice "esposizione di reperti". Come esempio c'è la ricostruzione di un tratto di scogliera popolato da uccelli marini tra i quali l'airone bianco (Casmerodius albus).
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