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Bitonto (BA), la Sacra Sindone e il trofeo floreale

Bitonto, la Sacra Sindone e il Trofeo Floreale

La città pugliese di Bitonto si trova incastonata tra il mar Adriatico e l’Alta Murgia ed è soprannominata “città dell’olio” per via delle enormi distese di ulivi che la circondano e per la fiorente produzione di un olio d’oliva dal sapore unico e dalla qualità eccellente, conosciuto in tutto il mondo. A Bitonto c’è una ricca produzione gastronomica tradizionale; è possibile infatti degustare focacce cotte negli antichi forni a legna e i “bocconotti”, tradizionali dolci pugliesi a base di ricotta. Ma Bitonto non è una città ricca esclusivamente dal punto di vista architettonico e gastronomico; si da il caso infatti che questa città sia una delle più vive e operose durante il periodo della settimana santa. Le celebrazioni hanno inizio a partire dal venerdì di passione con la processione dell’Addolorata, in cui la statua della vergine sfila con il cuore trafitto da un pugnale, simbolo del dolore materno per la perdita del figlio. Nella notte tra il giovedì e il venerdì santo invece, si svolge la tradizionale processione dei misteri. La caratteristica singolare che differenzia quella di Bitonto da altre processioni è il costume indossato dai portatori dei sacri misteri: lo stifelio, un frac molto lungo di tradizione inglese. Le festività si concludono con la processione solenne del venerdì santo, la più grande e la più ricca di tutte le celebrazioni religiose bitontine. Durante la processione solenne, oltre alle tradizionali figure religiose trasportate dai confratelli e seguite dai carabinieri in alta uniforme e dai militari, compaiono due elementi molto particolari: la sacra sindone e il trofeo floreale.

La sacra sindone portata in processione costituisce una delle tre copie esistenti al mondo dell’originale Sindone Sacra “ex contactu”. La copia della reliquia venne donata alla città di Bitonto dal Vescovo mons. Alessandro Crescenzi, nunzio apostolico presso i Savoia.

Il trofeo floreale invece è un elemento decorativo che viene rinnovato ogni anno grazie alla creatività degli artisti locali ed è finalizzato ad esaltare la magnificenza del Sacro Legno della Croce. Si narra che quest’antica reliquia altro non sia che una delle tre parti (le altre sono custodite a Gerusalemme e Roma) in cui era stata divisa la Santa Croce e che Elena, madre dell’imperatore Costantino, l’avesse prelevata da Gerusalemme. Il frammento in questione é incastonato e custodito in una croce di argento e cristallo.

Fonti fotografiche:

  • infopointbari.com
  • latitudeslife.com
  • bitontotv.it

 

 

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