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Ruvo di Puglia (BA), i riti della Settimana Santa e le Quarantane

Ruvo di Puglia (BA), i riti della Settimana Santa e le Quarantane

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Ruvo di Puglia è un comune pugliese situato in provincia di Bari e fa parte del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Si narra che sia stato fondato dai Peucezi, un antico popolo Italico. Presumibilmente il nome Ruvo deriva dal latino “rupes” pietra, che indicherebbe appunto la conformazione del territorio circostante tipicamente carsico. Ruvo inoltre è dichiarata città d’arte e dell’olio, infatti l’agro della città con i suoi uliveti, vigneti e campi coltivati è uno dei più estesi del territorio di Bari. Alcune tra le festività religiose più sentite in questa zona sono quelle della settimana santa. Le celebrazioni hanno inizio il venerdì di passione con la tradizionale processione della Desolata. Si prosegue con il giovedì santo, giornata in cui ha luogo la processione del trasporto al sepolcro detta degli otto santi. Il gruppo statuario degli Otto Santi é costituito da Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo (entrambi reggono i lembi del sudario dove è riposto il corpo di Gesù), affiancati da San Giovanni, la Madonna, la Maddalena e le altre due pie donne. Il pellegrinaggio, organizzato dalla confraternita della chiesa di S. Rocco, si svolge nella ore notturne e dura fino alla mattina.

A Ruvo ha sede uno dei musei più importanti d’Italia: il Museo Nazionale Jatta. Questa struttura raccoglie una collezione di oltre 2000 reperti tra statuette bronzee e in terracotta, anfore, urne, lucerne e monili. Tra i più importanti si segnala il cratere attico noto come “vaso di Talos” che risale alla fine del V secolo a.c. raffigurante il gigante Talos, custode di Creta, che sta per cadere sotto l’incantesimo della maga Medea.

 

 

 

 

 

 

Durante il pomeriggio del venerdì santo poi, si svolge la tipica processione dei sacri misteri, costituita da otto gruppi statuari trapostati sulle spalle dei confratelli. Il Sabato santo invece, i membri della confraternita di Santa Maria del Suffragio portano in processione la statua di Maria Addolorata recante sulle ginocchia il Cristo Morto. Infine le festività si concludono durante la giornata della Domenica di Pasqua con la processione del Cristo risorto. È una celebrazione gioiosa e attiva alla quale partecipano i bambini, sfilando in corteo e agitando bandiere colorate. Al termine della processione viene fatta esplodere la cosiddetta “quarantana”, un fantoccio con le sembianze di una vecchia vestita di scuro che sin dall’inizio della quaresima viene appesa ai crocicchi delle strade e rappresenta le penitenze degli abitanti. La sua esplosione simboleggia la rinascita, la vittoria della vita sulla morte, delle gioie sui sacrifici e della primavera sul freddo inverno.

 

 

 

 

fonti fotografiche:

  • pugliaperimmagini.it
  • settimanasantainpuglia.it

 

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