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Mini-guida della Puglia: le chicche da non perdere

Punta Mèliso a Leuca: di Luca Bove

 

Un luogo assolutamente da non perdere durante un viaggio in Puglia è Punta Mèliso a Santa Maria di Leuca, laddove sorge il Santuario mariano ‘De finibus terrae’. Nel piazzale si innalzano i due principali monumenti simbolo del posto. Uno religioso, su una colonna altissima, con la madonna che vigila su pellegrini e turisti. L’altro, laico, che vigila e indica la costa ai naviganti.Questo luogo emozionante e romantico è tutto proteso verso sud, verso il mezzogiorno e la luce (da cui il nome leucos che in greco significa luce), e molti sono convinti che qui vi sia la divisione del Mar Jonio dal Mar Adriatico. Questo luogo affascinante si apre su di un mare immenso e accecante. Sul lato della piazza, verso il porto vecchio sorge poi la scalinata a due rampe della cascata monumentale, ognuna con 300 gradini, costruita nel periodo fascista per festeggiare il completamento dell’Acquedotto Pugliese.

 

Le Maldive del Salento: la chicca di Veronica Rizzo

Ho girato il Salento in lungo e largo, ma ciò che mi colpisce entusiasticamente ogni qualvolta lo visiti, è senz’altro il tratto di costa soprannominato le Maldive del Salento, nella marina di Pescoluse.

Una spiaggia di incantevole bellezza dotata di stabilimento balneare, con lunghe distese di sabbia fine e dorata, protetta da alte dune e incorniciata da un alternarsi di canneti e acacie – una vegetazione spontanea che la separa dal resto del mondo!

Il mare, limpido e cristallino, vanta lunghi tratti di acqua bassa in prossimità della riva, che favoriscono la balneazione dei più piccoli. Un posto ideale per chi va in villeggiatura con l’intera famiglia. Un lido attrezzato con ombrelloni, sdraio e servizio bar garantisce una vacanza all’insegna del relax e del comfort.

 

La spiaggia di Punta Prosciutto: la chicca di Fabio Ingrosso

Sono nato in Salento e la mia spiaggia da sempre è stata quella di Torre Lapillo, una spiaggia bianca, finissima e con la solita acqua cristallina. Appena diventato più grandicello e presa la patente ho iniziato a girare la zona come fanno tutti: macchina e tenda, alla scoperta di spiagge e calette una più bella delle altre. La mia top 5 delle spiagge è questa: Baia dei Turchi (Otranto), Torre Lapillo (Porto Cesareo), Torre San Giovanni (Ugento), Pescoluse (Salve), Torre Dell’Orso (Melendugno). Ma ce n’è una che va al di là di queste, almeno per me: la spiaggia di Punta Prosciutto.
E’ la mia preferita, in assoluto. E’ una spiaggia indefinibile rispetto alle altre, è la più selvaggia senz’altro. Già la zona di per sè è selvaggia, alle vostre spalle avete il bosco di Arneo e voi siete nel mezzo di una zona di macchia mediterranea mischiata a zone umide con canneti e qualche abitazione immersa nel verde e nel giallo della vegetazione estiva. Perdete già un po’ il contatto con la classica zona marina turistica piena di servizi commerciali, ristoranti, bar. Niente di tutto ciò, bensì chilometri di spiaggia con pochi stabilimenti balneari, qualche supermercato vecchio stile, qualche bar.
Addentratevi in una delle sue strade che portano al mare, parcheggiate la macchina dove potete e dirigetivi verso il mare. Prima di raggiungerlo, in alcuni casi, dovete superare dune di sabbia alte fino a otto metri, è un’emozione tutt’ora per me vedere il mare dall’alto della duna, sentire i profumi di quella vegetazione così selvaggia. La spiaggia è più imponente rispetto alle altre spiagge salentine, quando siete sulla sabbia siete soltanto voi tra le dune e il mare. Quest’ultimo è come sempre da queste parti: cristallino. Quando c’è vento di tramontana diventa un lago trasparente, caldo e soprattutto con meno gente rispetto alle altre spiagge più famose. E’ una destinazione ancora poco consciuta, secondo me, ve la suggerisco vivamente.

Fonte: www.travelstales.it

 

 

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